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Le cinque fasi del Design Thinking, secondo la d.school, sono le seguenti: Empathise, Define (the problem), Ideate, Prototype, and Test.

Nel corso dei miei workshops utilizzo spesso video tratti da film o serie TV per spiegare i diversi concetti legati alle fasi  del processo del Design Thinking. Voglio condividerli con tutti voi.

Se siete conoscitori del Design Thinking, spero che vi ritroviate nelle clip che propongo. Se invece siete dei neofiti  spero che queste clip possano aiutarvi ad avvicinarvi al Design Thinking.

La quarta fase di un tipico processo di Design Thinking è “Prototype”: in questa fase si procede alla produzione di una poco costosa e meno sofisticata versione della soluzione identificata nelle precedente fase di “Ideate”.

Il “prototyping” offre ai designer la possibilità di realizzare le proprie idee e toccarle con mano già dalle prime fasi del processo e di testarne la fattibilità. I prototipi sono costruiti così che i designers possano pensare alle soluzioni in maniera più concreta rispetto ad una semplice idea astratta.

Inoltre, un prototipo consente, di comprendere se ci sono particolari problemi che si potrebbero incontrare in una successiva più elaborata fase implementativa.

Grazie ad un prototipo, quindi, è possibile verificare la bontà di un’idea velocemente e con relativamente poca spesa, con meno tempo e soldi investiti in un’idea che non si riveli vincente.

I prototipi possono essere essenzialmente di due tipi:

  • Prototipi low-fidelity che consistono nell’usare modelli molto basici o semplici esempi del prodotto che si vuole testare. Il modello potrebbe essere incompleto ed avere solo qualcuna delle caratteristiche del prodotto/servizio finale, o ancora potrebbe essere una semplice visualizzazione della soluzione. Esempi di questo tipo di prototipo sono rappresentatati dagli storyboard e da disegni della soluzione scelta
  • Prototipi high-fidelity che invece assomigliano e operano in maniera molto vicina al prodotto/servizio finale. Questo tipo di prototipo richiede però più tempo ed è più costoso rispetto ai precedenti e quindi può causare anche allungamento dei tempi di realizzazione. Un esempio di questo tipo di prototipo è rappresentato da modelli di plastica in 3D con parti mobili che gli users possono manipolare e con cui interagire.

Dato che nessuna tipologia di prototipo è perfetta, i designers possono anche combinare i diversi tipi per bilanciare al meglio le esigenze di velocità e costo con la usabilità del prodotto/servizio.

I prototipi creati in questa fase saranno poi soggetti a test con un ristretto gruppo di utenti nella fase successiva di “Test”.

Un’ottima fonte per ulteriore ispirazione per questa fase è al seguente link.

E per rappresentare questa fase torniamo al mondo delle serie TV: ho scelto infatti una scena da “Grey’s Anatomy”, tratta dall’episodio 10 della 11a stagione.

In questa puntata, una paziente si presenta al Grey+Sloan Memorial Hospital per essere operata di un tumore. La paziente è un’appassionata di Omero e porta sempre con sé una copia dell’Odissea! Durante l’intervento l’eroina della serie la dott.ssa Meredith Grey si rende conto che il tumore è molto cresciuto rispetto agli ultimi controlli e che è sempre più avviluppato agli organi interni. La sua posizione rende poi molto difficile poterlo visualizzare in maniera chiara con grossi rischi di danneggiare gli altri organi durante l’intervento. Meredith decide quindi di interrompere l’operazione per pensare ad un piano diverso.

E proprio mentre è lì che non sa cosa fare, ha un’intuizione: “Se solo potessi toccare il tumore…” ed improvvisamente ha la soluzione! L’ospedale possiede una stampante 3D : le immagini del tumore possono essere stampate e Meredith comincia subito la stampa.

Una volta completata la stampa, il tumore soprannominato “Ciclope” (ricordate la paziente è un’appassionata dell’Odissea!!) è lì sotto gli occhi di tutti per poterlo studiare e trovare un modo per eliminarlo senza mettere in pericolo la paziente. Parte quindi una corsa contro il tempo, in cui tutti i medici dell’Ospedale (che bell’esempio di “intelligenza collettiva”) sono lì intorno al tumore cercando insieme un modo per operarlo.

E non è proprio questo lo spirito della fase di “Prototype”, se non quello di rendere visibili le idee affinché tutti possano vederle allo stesso modo e lavorarci in maniera consapevole?

E voi cosa ne pensate?

Ed ecco alcune foto dalla stagione 11, episodio 10

 

Il marchio “Grey’s Anatomy”, e le relative immagini sono di esclusiva proprietà della ABC


Volete saperne di più?

Questo post appartiene alla serie “E se fosse un film: Il Design Thinking spiegato con i film e le serie TV”:

Design Thinking – Fase 1 – Empathise

Design Thinking – Fase 2 – Define

Design Thinking – Fase 3 – Ideate

Design Thinking – Fase 5 – Test