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Le cinque fasi del Design Thinking, secondo la d.school, sono le seguenti: Empathise, Define (the problem), Ideate, Prototype, and Test.

Nel corso dei miei workshops utilizzo spesso video tratti da film o serie TV per spiegare i diversi concetti legati alle fasi del processo del Design Thinking .  Voglio condividerli con tutti voi.

Se siete conoscitori del Design Thinking, spero che vi ritroviate nelle clip che propongo. Se invece siete dei neofiti spero che queste clip possano aiutarvi ad avvicinarvi al Design Thinking.

La seconda fase di un tipico processo di Design Thinking è “Define”: in questa fase si sintetizzano le informazioni raccolte nella precedente fase di osservazione (chiamata “Empathise”) per definire il problema che si vuole andare a risolvere in maniera più dettagliata e attuabile.

Dal problema generico che è stato posto come punto di partenza del processo di Design Thinking, si va ad un problema specifico che viene quindi riassunto in quello che è detto “Problem Statement” che serve da punto di partenza e di ispirazione per la fase successiva di generazione di idee per appunto risolverlo.

E per me c’è una scena che rappresenta bene lo spirito di questa fase, ed è tratta dal film “Hidden Figures” tradotto in italiano con il titolo “Il diritto di contare”.

Questo film tratta la storia di tre donne afro-americane che in un’America ancora segregata degli anni ’60 si fanno strada in una NASA che le premia per le loro capacità matematiche ed ingegneristiche ma che allo stesso tempo le penalizza per il loro esser donne e afro-americane!

La scena che vi propongo, vede come protagonista una delle tre eroine, Katherine Goble Johnson, impegnata come matematica nel team che deve disegnare le rotte per la missione Mercury che deve mandare il primo Americano in orbita.

In una stanza piena di pezzi grossi della NASA si decidono gli utlimi dettagli relativi alla missione. La domanda più importante che necessita di una risposta è: Siamo sicuri di riuscire a fare atterrare la capsula in fase di rientro al posto giusto? E’ importante la precisione del punto di atterraggio per ridurre ogni rischio per la vita dell’astronauta e potere recuperare la capsula agevolmente.

Il capo di Katherine le chiede di calcolare questo punto di atterraggio. Katherine sviluppa le equazioni necessarie e nell’arco di pochi minuti, produce il risultato desiderato. La capsula atterrerà in un punto preciso al largo delle Bahamas che Katherine indica su una mappa.

Per me questa scena rappresenta bene la fase di Define perché in questa fase si individua il problema specifico a cui si andrà lavorare. Si determina il “punto di atterraggio” del processo di Design Thinking che dalla confusione iniziale, mano mano che si va avanti diventa sempre più preciso.

E voi cosa ne pensate?

Ed ecco la clip:

 

I marchi “Hidden Figures”, e “Il diritto di contare” e le relative immagini sono di esclusiva proprietà della Twentieth Century Fox Film Corporation


Volete saperne di più?

Questo post appartiene alla serie “E se fosse un film: Il Design Thinking spiegato con i film e le serie TV”:

Design Thinking – Fase 1 – Empathise

Design Thinking – Fase 3 – Ideate

Design Thinking – Fase 4 – Prototype

Design Thinking – Fase 5 – Test